Per la sua prima stagione in serie A2 femminile la Nuvolí AltaFratte Padova affida la propria regia alla confermata Elena Bortolot alla quale affianca una giovanissima Emma Magnabosco.

Veronese, classe 2006, Emma inizia a saltare, palleggiare e murare nelle fila dell’Arena Volley Team di Castel d’Azzano (VR), questo sino a 15 anni quando si trasferisce alla Volley Academy Piacenza dove gioca prima in B2 e poi in B1 e rimane appunto sino alla chiamata nell’estate del 2023 da parte di coach Vincenzo Rondinelli.

Il periodo di formazione di Emma a Piacenza la vede convocata in più occasioni presso il Centro Pavesi di Milano o a Budrio (BO) entrambe sedi di stage nazionali, nel 2022 poi la palleggiatrice viene premiata come la migliore nel suo ruolo alle finali regionali emiliane di Punta Marina (RA) dove si piazza seconda con la sua Piacenza alle spalle dell’Anderlini Modena.

Con Simone Giannelli e Joanna “Asia” Wolosz come punti di riferimento, Emma ha già avuto modo quest’anno di calcare il taraflex nel suo inizio stagione all’AltaFratte e prima della sfida che opporrà le padovane alla Valsabbina Millenium Brescia ci dice la sua sul campionato in corso.

Emma, è stato un inizio di campionato che ha messo in luce come sia tanto il lavoro da fare per potersela giocare con le altre squadre…

“Abbiamo lavorato tanto sinora e sicuramente dovremo continuare a farlo ma per fare questo dobbiamo ricordarci dei miglioramenti che stiamo avendo e focalizzarci sulle cose positive che stanno uscendo per provare a fare ancora meglio. Adesso è il momento di mettere in campo ciò che di buono abbiamo costruito in questi mesi, dobbiamo assolutamente eliminare tutti gli errori che facciamo in campo, a cominciare dalla prossima gara contro Brescia, aumentare l’aggressività ed entrare in partita con una consapevolezza diversa altrimenti non riusciremo a fare quei punti che sono fondamentali per migliorare la nostra posizione in classifica. C’è ancora tempo ma bisogna ricordarsi che non mancano troppe partite e che quindi questo è il momento di spingere”

In estate, al tuo arrivo a Santa Giustina in Colle,  ci dicevi d’aver deciso di uscire con un anno di anticipo dall’Under sperando di fare la cosa giusta, come sta andando questo tuo campionato in AltaFratte?

“La mia stagione per ora sta andando molto bene e sono ormai consapevole del fatto che sia stata la scelta giusta. C’è ancora tanto da lavorare ma sto migliorando giorno per giorno sotto il piano tecnico e anche come atleta, sono circondata da persone che credono profondamente in me e che mi stanno accanto anche nei momenti più tosti, in più mi diverto molto e ho anche il mio spazio in campo nella maggior parte delle partite e questo è importante”

Qualche settimana fa un quotidiano di Verona ha pubblicato una tua intervista in esclusiva, cosa si prova a vedere che la propria carriera sportiva comincia ad interessare a qualcuno che va oltre la famiglia o le amicizie?

“E’ molto soddisfacente vedere come i miei sforzi stiano iniziando ad essere pian piano ripagati. E’ molto bello vedere che la mia storia sportiva sta iniziando a prendere la giusta direzione, essendo molto giovane, tutte le novità di questa categoria mi emozionano tantissimo e sono proprio felice di essere qua a vivermi tutto questo e quindi spero continui ad essere così”

A causa dello sport ti sei spostata dal piacentino al padovano, hai dovuto cambiare scuola, com’è stato questo cambiamento? E come sta andando la convivenza tra studio e sport ad alto livello?

“Si ovviamente il cambio di maglia e regione mi hanno portata a cambiare scuola, frequento il quarto anno al liceo linguistico Duca degli Abruzzi di Treviso e al termine del percorso di studi vi sarà il conseguimento del diploma EsaBac. Il cambiamento è stato molto duro perché a livello di scuola a Piacenza mi trovavo molto bene quindi mi ha fatto inizialmente molta paura dover cambiare, sono l’unica ragazza che frequenta la scuola quindi non è semplice mantenere questi ritmi e spesso non posso fare alcune cose che le mie compagne si possono permettere di fare, ma sto cercando comunque di godermi ciò che invece posso fare con loro e trarre da esse gli aspetti migliori. Conciliare scuola e sport non è semplice perché, nonostante i miei professori mi vengano molto incontro rispetto a questo mio stile di vita, ho davvero poco tempo per fare tutto ciò che devo fare e spesso devo trovare il modo di incastrare l’impegno sportivo con quello dello studio, ma so che comunque lo faccio per un buon motivo e per fare qualcosa che mi piace quindi va bene così”

Diploma EsaBac

Il duplice diploma EsaBac è stato istituito nell’ambito della cooperazione educativa tra l’Italia e la Francia, grazie all’accordo tra i due Ministeri sottoscritto il 24 febbraio 2009, con il quale la Francia e l’Italia promuovono nel loro sistema scolastico un percorso bilingue triennale del secondo ciclo di istruzione che permette di conseguire simultaneamente il diploma di Esame di Stato e il  Baccalauréat.
Il curricolo italiano nelle sezioni EsaBac prevede nell’arco di un triennio lo studio della lingua e della letteratura francese, per quattro ore settimanali, e della storia, in lingua francese per due ore a settimana.
In Francia, il curricolo prevede un insegnamento in italiano di lingua e letteratura italiana e di storia.