Nel corso dell’ultimo impegno casalingo della prima parte della stagione ha debuttato nelle file della Nuvolí AltaFratte Padova la schiacciatrice Julieta Ailèn Vega, classe 1996, argentina nativa da Mendoza, città centro-occidentale del paese sudamericano, oltre 1.100.000 abitanti nell’area metropolitana, situata a ridosso del confine col Cile. 

Molti gli abitanti di Mendoza che possono vantare radici italiche, prevalentemente da Abruzzo, Friuli e Piemonte e la nuova schiacciatrice della Nuvolí Altafratte Padova ha infatti origini risalenti alla regione piemontese.

Julieta, hai il doppio passaporto argentino-italiano, quindi hai radici italiane…

“Si, il doppio passaporto deriva dai miei bisnonni da parte materna, di cognome Mezzano, arrivati in Argentina provenienti da Fontanetto Po, località a sud della provincia vercellese” 

Sei arrivata in Italia, come dite voi, per seguire “el corazon”, per accompagnare Gonzalo PIres, il fidanzato, impegnato nel campionato italiano di calcio a 5…

“Si, Gonzalo gioca in Italia come professionista da sette anni e quest’anno è tesserato con la squadra di Mestre in serie A2 elite, abbiamo entrambi la cittadinanza italiana, l’ho seguito subito dopo la mia laurea in Scienze Motorie conseguita in Argentina” 

(nota: Gonzalo Pires, nazionale e Campione del Mondo con l’Argentina nel Campionato Mondiale del 2019, tesserato col Green Project Città di Mestre, unica squadra in questa stagione ad infliggere una sconfitta alla Vinumitaly Petrarca Padova, formazione patavina retrocessa lo scorso anno dalla serie A e oggi in vetta alla serie A2, nel tentativo di tornare subito nella serie maggiore) 

Che tipo di giocatrice sei? Come ti descriveresti?

“Prediligo maggiormente la difesa e la ricezione mentre in attacco punto alla gestione del colpo” 

Hai esordito nella serie A argentina all’età di 19 anni, cosa ricordi di quella esperienza? 

“E’ stata una bellissima esperienza, il coronamento di un sogno che mi ha portato pure delle bellissime sensazioni”

Dal tuo arrivo in Italia hai militato principalmente in squadre emiliane…

“Inizialmente al Mirandola in B2 ma solo per gli allenamenti in quanto il regolamento non permetteva il mio utilizzo, poi col Cavezzo in serie C siamo arrivate alla finale playoff e infine lo scorso anno al Cervia sono riuscita finalmente a centrare l’obiettivo conquistando la serie B2”

Com’è stato cambiare non solo nazione ma pure continente?

“Ogni anno è stata sempre un’esperienza nuova e positiva, Gonzalo ha cambiato più volte squadra e questo ci ha portato a conoscere sempre gente nuova e da più città, abbiamo amici da Modena, Cervia, Cesena… amiamo molto l’Italia anche se manca sempre l’Argentina e tutte le persone che abbiamo lasciato là, famiglie, amici…”

Hai affermato che uno sportivo che apprezzi molto è Luciano De Cecco, l’hai conosciuto?

“L’ho sempre ammirato, lui e la sua carriera sportiva, ho avuto modo di conoscerlo durante gli allenamenti della nazionale argentina, eravamo nello stesso palazzetto, lui con la prima squadra maschile, io con una delle giovanili femminili”

Ormai sei alla Nuvolí AltaFratte Padova da più settimane, quali sono le tue impressioni sulla società e sulla squadra?

“Sono molto contenta di essere arrivata qui, ringrazio la società per avermi voluta, mi ha dato subito l’impressione di essere una società molto organizzata, sono stata accolta molto bene sin dall’inizio sia dalla società che dallo staff e pure dalle nuove compagne di squadra”

Contro Albese hai potuto vedere il livello della serie A2 italiana, cosa ne pensi? 

“Ho visto un livello molto alto e questo mi spingerà a dare sempre il meglio per farmi trovare pronta a dare una mano al gruppo e trarre il meglio da questa nuova esperienza. D’altra parte non poteva che essere così, stiamo giocando nella seconda serie nazionale italiana e l’Italia è una delle nazioni dal più alto livello tecnico al mondo”